COME FARE ORTO

La rotazione delle colture

La rotazione delle colture è una tecnica che viene dalla tradizione contadina ed è conosciuta da secoli in agricoltura ed anche nell’orto è importante applicarla. Il principio è semplice: ogni pianta consuma diverse sostanze nutritive presenti nel terreno e ne apporta altre. Se si semina sempre il medesimo ortaggio in un appezzamento i nutrimenti andranno a ridursi, con raccolti più miseri di anno in anno. Se invece si variano le coltivazioni il terreno mantiene la sua fertilità più a lungo e richiede meno concime.

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Per decidere come effettuare la rotazione delle colture bisogna conoscere le piante e sapere in particolare il loro fabbisogno di elementi nutritivi. Tra i grandi consumatori di sostanze troviamo le piante cucurbitacee (zucca, zucchina, cetriolo, melone, anguria) e le solanacee (patata, peperone, melanzana, pomodoro), mentre i legumi sono coltivazioni che arricchiscono il suolo di azoto, elemento fondamentale. Una buona rotazione deve prevedere sempre almeno una pianta leguminosa a cui può seguire una coltura esigente e poi magari un’altra meno ingorda (ad esempio un’insalata).

Decidere come effettuare la rotazione delle colture non è sempre semplice, perché bisogna anche pianificare le semine in base al calendario, scegliendo il momento giusto per mettere in campo le piantine. Uno strumento che può risultare utile è il calcolatore di semina. E’ intuitivo da usare basta inserire il tipo di pianta che si vuole seminare, il periodo dell’anno e poco altro per riceve come risposta le colture che si possono coltivare.

La rotazione delle colture, oltre a migliorare la resa, è anche indispensabile per evitare che i parassiti di una pianta siano attirati dalla sua permanenza nel terreno. Questo potrebbe causare problemi di sviluppo della coltivazione e malattie. L’alternanza delle piantine permette quindi di evitare molte avversità. Questa tecnica è utile soprattutto per chi coltiva con metodi naturali e non usa quindi insetticidi o concimi chimici poichè aiuta notevolmente sia la resa che la qualità del raccolto.

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